Melanoma cutaneo: come prevenirlo, riconoscerlo e curarlo

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Cos’è il melanoma e da cosa è causato?

Il melanoma cutaneo è determinato dalla trasformazione tumorale dei melanociti, cellule che fanno parte dell’epidermide, uno dei tre stati che costituiscono la pelle. I melanociti, insieme ai cheratinociti, sono responsabili della produzione di melanina, un pigmento che protegge il nostro corpo dagli effetti dannosi del sole. 

Il primo fattore di rischio, che aumenta la probabilità di insorgenza del melanoma, è l’esposizione eccessiva e ripetuta alla luce ultravioletta (UV) derivante dai raggi solari, in particolare se concentrata per brevi periodi. L’eccessiva esposizione al sole può comportare danneggiamenti al DNA delle cellule della pelle e una loro trasformazione tumorale che, nel tempo, può contribuire alla formazione di melanomi.

Ulteriori fattori di rischio per l’insorgenza di melanomi sono: un’insufficienza funzionale del sistema immunitario causata da alcune malattie, trattamenti chemioterapici o trapianti; un insieme di patologie ereditarie; la predisposizione genetica e la familiarità. Sono esposti ad un pericolo maggiore gli individui caucasici e, in particolare, le persone con lentiggini, molti nei e quelle con occhi, capelli e pelle chiara, oltre a coloro che hanno riportato scottature solari importanti, specialmente se in età pediatrica.

Come diagnosticare il melanoma cutaneo?

Il melanoma può manifestarsi o con l’insorgenza di una nuova lesione della pelle o più frequentemente con il cambiamento di un neo preesistente. Il campanello di allarme più comune è quindi la modificazione dell’aspetto di un neo, nel caso questo assuma una forma irregolare, bordi indistinti, colore variabile e presenti sfumature, oltre a dimensioni maggiori rispetto allo stato di regolarità. Merita di essere approfondito anche un neo che sanguina, che causa prurito o che è circondato da un nodulo o da un’area arrossata.

Vuoi saperne di più sulla prevenzione del melanoma?

Un periodico autoesame della pelle, anche delle zone poco visibili, aiuta ad identificare i nei in cambiamento e l’insorgenza di nuove lesioni.  È bene rivolgersi periodicamente a uno specialista per una visita completa che, con il supporto di particolari tecniche di ingrandimento e illuminazione della pelle, permette di valutare la storia familiare e la presenza di sintomatologie connesse al melanoma cutaneo. La diagnosi certa di melanoma cutaneo richiede comunque un esame specifico, la biopsia escissionale, attraverso il quale si preleva la lesione sospetta e la si analizza a livello microscopico.  

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La cura del melanoma

Per curare il melanoma cutaneo possono essere adottati differenti protocolli terapeutici. Il primo approccio è l’intervento chirurgico con cui si asporta il tessuto malato e parte di quello sano circostante, in modo da avere la certezza di eliminare tutte le cellule tumorali. Talvolta si opta anche per la rimozione chirurgica dei linfonodi sentinella, ossia quelli alimentati direttamente dal tumore; altre volte, ancora, viene prescritto un trattamento medico preventivo. Nei casi specifici di presenza di metastasi ossee, o cerebrali sintomatiche, si rende necessario il ricorso alla radioterapia con lo scopo di integrarla agli altri trattamenti, oppure come palliativo per i sintomi.

Negli ultimi anni, si è affermata l’immunoterapia che, grazie a particolari farmaci, riesce a ripristinare la risposta immunitaria dell’organismo contro le cellule tumorali. Infine, esistono delle terapie dette loco-regionali: queste permettono di isolare parti specifiche del corpo, come ad esempio gli arti, che vengono colpite con una somministrazione mirata e consistente di farmaci. Nel caso del melanoma, le terapie loco-regionali più comuni sono la perfusione isolata dell’arto e l'elettrochemioterapia.

L’importanza della prevenzione 

Seppur sia vero che con la bella stagione si è più facilmente esposti ai raggi del sole, è bene attuare comportamenti preventivi durante tutto l’anno. Utilizzare una buona protezione solare sia al mare che in città, ridurre un’esposizione diretta durante le attività all’aria aperta, evitare il ricorso a lettini e lampade abbronzati e abituarsi a un periodico auto-esame, sono tutte strategie che permettono di arginare il rischio di insorgenza di melanoma o, comunque, di intercettarne per tempo i segnali. Va sottolineato che la prevenzione del melanoma ha a che fare anche con alcune pratiche entrate ormai nella nostra quotidianità, come l’epilazione laser e i tatuaggi: è buona norma, prima di ricorrervi, consultare uno specialista che possa, tramite opportune valutazioni scientifiche, escludere una specifica predisposizione all’insorgenza di tale malattia. 

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